I segreti dei sistemi monetari intrinsecamente inflattivi

I segreti dei sistemi monetari intrinsecamente inflattivi

Il termine inflazione, in latino inflatio-inflationis, significa gonfiare. Gli antichi romani lo usavano nell’identico contesto moderno, ossia per indicare la svalutazione della loro moneta. Una delle meno note, ma principali, cause del crollo dell’Impero Romano fu proprio la svalutazione monetaria. Infatti dovendo mantenere l’ordine per imposizione, su un’area estesa a tre continenti e pagando migliaia di mercenari, scarseggiò il metallo delle monete usato per stipendiare tali “soldati”. I metalli preziosi dapprima usati in modo sempre più “diluito”, passarono poi da oro, ad argento, a rame, a bronzo, fino al ferro. L’etimo di soldato (colui che è al soldo) e l’etimo di salario (colui che viene pagato col sale, prima moneta di scambio nata a Roma) evidenziano l’importanza della moneta, da sempre. Nella notte dei tempi le monete più antiche adottate dagli umani (in funzione della loro origine geografica) furono: conchiglie nelle zone costiere, pietre rare colorate, semi di cacao in Amazzonia, fino a sassi toroidali nello stato di Yap in Micronesia. Questi ultimi, scolpiti dalla calcite, andavano da pochi centimetri fino ad alcuni monoliti di oltre 3 metri di diametro, di varie tonnellate; quando si dice il peso della moneta. Per avidità, furbizia, ed evidente non lungimiranza, immaginate come dovette sentirsi il micronesiano, che con settimane di duro lavoro, la scolpì e solo dopo si rese conto che non era capace di trasportarla, né spenderla. Per completezza rimarco, che prima della moneta, gli scambi di merci -transazioni- avvenivano per baratto. Le prime tracce storiche del baratto sono le migliaia di tavolette di creta, ritrovate in epoca contemporanea in Mesopotamia. In sumero antico cuneiforme, idioma inciso su tali tavolette, è possibile leggere svariate simili annotazioni: “Enlil scambia 10 uova con un chilo di grano di Enki”. Fu proprio lì, tra il Tigri e l’Eufrate oltre 7000 anni fa, che si iniziò ad usare come moneta di riferimento un bene diffuso e di valore tuttora strategico: il grano. Fino a diventare direttamente -il grano stesso- moneta di scambio per ogni merce reale.  Settemila anni dopo proprio l’evoluzione (o meglio l’involuzione) che ha trasmutato nei secoli il grano in bitcoin, decide le fasi più topiche della storia umana. Se all’inizio la moneta sollevò gli umani dagli oneri del baratto; dal momento in cui prestandola si iniziò ad applicare un interesse, questa si trasformò in cappio scorsoio via via più stretto al collo di tutti gli individui di ogni società terreste. Il Corano e un verso del Padre Nostro ci ammonirono, due millenni fa, chiaramente sulle pericolosità dell’interesse. L’interesse è il coevo e indelebile peccato originale del denaro. L’interesse da subito noto e odiatissimo peccato, divenne procedura consueta (più che scelta) imposta a tutti; così i presta soldi attraverso l’usura divennero la casta più potente in assoluto.  Tuttora stessa casta mantiene stesso primato.

“Rimetti a noi i nostri debiti, come li rimettiamo ai nostri debitori”, non è: “Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li maggioriamo di un interesse lautissimo rimettendoli ai nostri debitori”.     Emblematico è l’unico esempio in cui un certo Gesù di Nazareth, calmo anche sulla croce, invece si infuriò e ribaltò il tavolo degli usurai, cacciandoli fuori dal Tempio di Gerusalemme.  Bibbia Esodo [22 – 24: 24] “Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, non ti comporterai con lui da usuraio: tu non devi imporgli alcun interesse.” Dettame sacro estremamente chiaro.

CORANO Sura 2 -Al Baqara- (La Giovenca) Versi 275 “Coloro invece che si nutrono di usura resusciteranno come chi sia stato toccato da Satana.” Da migliaia di anni sacerdoti e religiosi (unici custodi delle conoscenze, spesso perché unici a saper leggere o essere sufficientemente ricchi da poter scrivere su pergamene costosissime) ammonirono bipartisan e con estrema enfasi circa la pericolosità di interesse, usura e usurai: nei loro scritti, chiunque li avrebbe studiati e diffusi, doveva avere chiaro detto concetto. Perché ribadito più volte? Evidentemente importantissimo come pochi altri precetti religiosi. In quanto chi gestiva sapientemente tale dogmatico segreto, diventava facilmente assoluto e invisibile padrone del popolo indebitato. Tutte le volte che una moneta viene emessa a debito, chi la emette pretende il capitale più l’interesse aggiuntivo. Malissimo! In questo modo, chi presta, assume sempre una posizione di vantaggio incolmabile rispetto all’indebitato; perché il debito globale(1) è sempre maggiore del solo capitale prestato. Per esempio, Tizio chiede a Mario 1000£, Mario crea 1000£ ex nihilo (dal nulla); ma dopo un anno, ne pretende 100£ in più di interesse: per un totale da restituire di 1100£. Le 100£ mancanti dove sono? Chi le dovrebbe creare? Avendo le banche centrali (tutte private) monopolio di emissione e creazione monetaria, queste creano solo la moneta pari all’ammontare del capitale; così i popoli non potendo creare i soldi necessari a coprire interessi: risultano matematicamente inestinguibili i debiti globali (debito = capitale + interesse). I popoli sono e restano sotto usura perenne dell’èlite bancaria internazionale. I debitori disperati ogni anno non possono altro che aumentare la loro richiesta di denaro, la quale viene rifinanziata dalle usurocratiche banche centrali, finché la moneta usata non va in iperinflazione. Stati in cui il sistema monetario è collassato per iperinflazione sono, per esempio, Germania e Argentina; ma il caso più didattico è quello dello Zimbawe. Come si nota nella foto dell’articolo, in Zimbawue ha avuto corso legale dal 2007 al 2008 la banconota da centomila miliardi -100.000.000.000.000- che valeva pochi grammi di oro!  Attenzione anche le banche commerciali (se di tipo generativo e non condivisore) possono creare denaro scritturale (a vuoto), ma sempre solo il capitale; per poi chiedere gli interessi, diabolicamente, ancora non creati da nessuno. Si dimostra matematicamente (2) che una percentuale pari al tasso di interesse applicato, del totale dei mutui erogati è sempre destinata ad essere insolvente. Per esempio, se il tasso di interesse è 5%, allora il 5% dei mutuatari non può estinguere il proprio debito. Tale percentuale di insolvenze è fissata dalle politiche monetarie (che determinano i cicli economici): resta bassa se c’è crescita del PIL; alta se c’è recessione e crisi di liquidità nella base monetaria (3). Ormai è arcinoto, che le monete principali internazionali come $ e € non sono più emesse in funzione di oro né di asset reali, vedi trattati di Bretton Woods di Nixon nel 1971. Quindi tecnicamente queste si dicono monete di tipo fiat, o ad esclusivo corso/valore legale. Un sistema monetario è intrinsecamente inflazionistico per la sola esistenza del tasso di interesse, infatti è l’interesse stesso a determinare l’esistenza dell’inflazione implicita.  Esistono due contributi distinti all’inflazione totale di una moneta fiat: l’inflazione produttiva e l’inflazione implicita (4). Il primo contributo produttivo all’inflazione, si ha quando in uno stato la banca centrale emette un quantitativo totale di moneta nuova (5), maggiore dell’incremento produttivo del PIL, rispetto il PIL dell’anno precedente. La componente di inflazione produttiva è gestibile o del tutto eliminabile, fino addirittura alla deflazione nel caso si produca più ricchezza reale della moneta incrementale emessa; in tal caso la moneta si rafforza. Invece l’inflazione implicita è esclusivamente legata all’esistenza del tasso di interesse: se c’è il secondo matematicamente c’è la prima e all’aumentare dell’interesse aumenta l’inflazione implicita! L’inflazione implicita, per i primi anni (che si adotta una nuova valuta tipo fiat in una nazione) resta bassa e in parte è arginabile, con politiche dette monetarie di contrazione o espansione degli interessi; imposti da autocratiche banche centrali private non dagli stati (così esautorati). Purtroppo dopo poche decadi, il debito pubblico globale, in un sistema intrinsecamente inflattivo, va sempre fuori controllo, indipendentemente da politiche sia monetarie che economiche. Nel 2002 il debito pubblico USA  era 6000 miliardi di $, ora ha sfondato gli astronomici 30 mila miliardi di $, oggi è ormai fuori controllo. Oltre il 95% di tale debito è dovuto all’inflazione implicita, perchè negli ultimi 100 anni il PIL USA è cresciuto quasi sempre (6), così da rendere trascurabile il contributo dell’inflazione produttiva all’inflazione totale. Il discorso è ancora più complesso, perché si dovrebbero considerare: le bilance commerciali dei 193 stati ONU; in quali di questi ci sono monete tipo non FIAT sotto totale controllo dello stato (sovranità monetaria); i loro scambi netti nell’ultimo secolo e gli effetti sia sui singoli stati, che nelle macro aree vedi Europa, USA e Asia. Per esempio, analizzando la politica commerciale-monetaria estera americana del $ nell’ultimo secolo, si vede come gli USA grazie al loro scritturale petroldollaro (fac-simile soldini del gioco Monopoli), hanno potuto comprare astronomiche quantità di beni reali da stati esteri. L’importazione di merci reali in cambio di soli $ emessi a vuoto, ha agevolato gli americani con prezzi bassi, permessi da offerte di beni sempre alte; ciò però ha impoverito, depredato, destabilizzato o distrutto intere aree come Sud America, Africa, medio oriente ed ingerito nel resto del pianeta.

Come ha detto Putin (note 7 e 8) allo SPIEF -San Pietroburgo International Economic Forum- in Asia sta nascendo una nuova valuta basata su un paniere di asset reali comune all’area BRICS, connessa intimamente a gas e petrolio. La moneta “sino-russa” (se sarà non scritturale né addebitata da banche private speculative in mano all’èlite nuovomondialista annunciata da Bush) di certo per sua conformazione sarà molto più stabile del $. Di importanza vitale è capire che se sarà introdotta una simile moneta asiatica legata ad assett reali, in antitesi al dollaro-euro le nostre valute a vuoto subiranno il colpo letale, un terzo tipo di inflazione: l’inflazione da paragone; dovuta alla coesistenza dei due sistemi monetari opposti. Una simile coesistenza renderebbe subito palesi i difetti delle vacue occidentali monete virtuali mondialiste, di fronte alle monete sovrane coperte da asset reali; perchè il chiaro e frontale confronto della “mela marcia con la mela buona” non dà più scampo alla mela marcia. Altro rospo allucinogeno e mortale da ingurgitare per tanti pedissequi “economisti”, è scoprire e ammettere che l’interesse è: superfluo, eliminabile e dannoso; perché l’inflazione totale dipende quasi esclusivamente dalla presenza del tasso di interesse. La materia è vasta, si suggerisce, nei modelli monetari alternativi del futuro l’applicazione di tassi di interessi negativi-incentivi; i quali se controllati da un sistema IA (intelligenza artificiale) computerizzato, laico e totalmente statale, porteranno grandissima stabilità monetaria. Significa che in futuro, una volta stabilito un quantitativo di ricchezza necessario per ogni umano garantito dagli stati, la moneta resterà stabile pro tempore, fino a quando finalmente l’umanità evolverà un sistema sociale privo di moneta e basato sul diritto naturale a vivere garantito dalla società dei genitori per i nascituri: il credito generazionale. La società sarà basata su risorse e servizi, in cui il valore ultimo assoluto di riferimento è l’essere umano e la vera conoscenza. L’era d’oro (basata sulla verità) del genere umano sarà sancita dall’inversione polare tra valore e valutatore, oggi si dà più importanza al primo che al secondo, si sacrifica la sacra vita per procurarsi soldi dissacranti, questa folle confusione tra fine e mezzo è destinata a cessare. Di sicuro in questa estate abbiamo registrato un rafforzamento del rublo rispetto al dollaro fino ai valori del 2018. L’euro è sceso addirittura per la prima volta nella sua storia sotto il dollaro. Volendo ascoltare i finti e miopi esperti occidentali, il crollo verticale ci sarebbe solo per l’euro, a causa di una diversa scelta dei tassi di interesse tra Federal Reserve e Bce, la prima pare mantenerli meno alti della seconda. La verità come ho tentato di mostrarvi è molto più profonda. Se tu e un tuo amico state precipitando insieme in una navicella spaziale con le finestre chiuse, a velocità costante, l’unico modo per capirlo è guardare, non il moto del tuo amico: ma le stelle fisse. Fino a marzo 2022 sul pianeta la falsa e ballerina stella polare “fissa” e di riferimento era il dollaro, da allora questa stella è cadente (se non già esplosa in una supernova) e rublo o eventuali monete non FIAT sono il neonato firmamento e l’altre stelle davvero fisse. Ormai il re è nudo! Identico esempio è valido per lo spread e la differenza rispetto al BUND tedesco. Inciso, definire lo spread come il differenziale col BUND è errore rosso da tripla bocciatura sul libretto; il differenziale in analisi matematica è un concetto totalmente diverso, fuori luogo, scorretto per questo caso e usato solo per rendere incomprensibile la successiva banalità. Se ti paragoni ad un valore relativo, non ad uno assoluto: otterrai una relativa stima di te stesso! Come dire, se Gino è più alto di Pino, puoi dire che Gino è il più alto di tutti in assoluto? No! 60 C° per noi è caldissimo, ma per l’universo che all’inizio aveva migliaia di miliardi di C° è freddissimo; di più ancora o meno per tutti gli altri universi! Sul Quantum Financial System e IA posso dirvi solo che qualora lo si attivi, spariranno ex abrupto e definitivamente i sistemi monetari intrinsecamente inflattivi e soprattutto sarà guastato il gioco-giogo delle tre carte con cui l’elite pro NUOVO ORDINE MONDIALE per secoli, gestendo l’infinito potere di chi pratica usura, signoraggio, riserva frazionaria (9) ha tenuto l’umanità oppressa e sotto controllo illudendola e incatenandola in colluse gabbie dette “democrazie”.

A volte la verità è sotto gli occhi di tutti, ma solo pochi hanno il coraggio e la genialità di verificare l’ovvio. Ammonire è la penultima parola di cui devo proporvi l’etimologia, sarà per caso, ma è la medesima della parola moneta. Entrambe derivano dal verbo latino monēre avvisare: la moneta ci ammonisce e… “Dio non gioca mai a dadi” Albert Einstein. “Moneta monĕt” cit mia.

Ing. Vincenzo Santoro

Note

1,2,3,4,5,9 Vedi Santoro V. – Anno 2021   – Vietato Ai Maggiorenni – Editore USB – ISBN 979-12-80262-04-2 , reperibile gratis dal sito www.ultratotus.com

https://www.darrinqualman.com/us-canada-historic-gdp-exponential/

7 https://www.liberamentenews.it/il-discorso-del-millennio/

8 https://www.liberamentenews.it/nuovo-g8-e-nuova-moneta-internazionale/

4 Comments

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