L’idea è immortale

L’idea è immortale

L’8 marzo nel corso del tempo ha assunto vari significati: da commemorazione, a festa, a mezzo di ghettittazione dello stesso genere in finte fazioni. Così un potere trasversale, sapientemente pervasivo, sempre di più ha contrapposto esseri simili dell’unica grande famiglia: quella umana. Forse è giusto ricordare una donna, che ha lottato per tutti noi, per la nostra unica famiglia. Anna nonostante, una nota grave malattia, ha trovato sempre forza e coraggio di manifestare contro la falsa narrazione pandemica, contro un piano pandemico inesistente, contro un inutile lockdown, contro una infame tessera verde, contro le limitazioni feroci di tamponi inaffidabili. Oggi quella sua voce squillante e disperata, risuona in chiunque ha protestato ovunque, contro la violenza cieca di quello stesso potere globalizzante. In piazza Portanova a Salerno, ogni sabato per venti settimane, sfidando freddo pioggia e indifferenza, per elencare uno dopo l’altro i diritti costituzionali inviolabili negati, animati dal desiderio di giustizia e di rispetto della Costituzione, dei diritti umani, cercando di comunicare lampanti verità. Anna lottava, incurante del suo destino crudele, che le ha spento la vita, non l’esempio e le idee. Anche le terapie sono state impedite o limitate dalle sue coraggiose posizioni, che senza green pass l’hanno privata della possibilità di curarsi al meglio. Mai più la salute divenga arma contro i popoli. Ha lottato da cittadina  non tanto per lei, ma soprattutto per difendere i diritti lesi di tutti noi esseri umani, donne, infanti, uomini e anziani.
Il “dividi et impera” perde il suo potere se di fronte la minaccia, diventiamo solo ciò che tutti siamo: esseri umani. Lei continua a vivere nel ricordo e nello spirito di libertà… di tutti noi.

Tutti difendano i diritti naturali e universali degli esseri umani, mai più vengano limitati e contingentati come arma contro l’umanità.

Di Carmen Criscuolo e Vincenzo Santoro

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