Italia Ucraina: unico destino?

Italia Ucraina: unico destino?

La stessa ansia del debitore che deve convincere la sua pittima che onorerà il debito, connota le primissime azioni del mandato da presidente del consiglio di G. Meloni. La Meloni immediatamente telefona a Zelensky e gli rinnova totale appoggio incondizionato; poi corre a dichiarare, quasi come fosse necessario o liturgico rassicurare alcuni ambienti atlantisti, ancora totale appoggio incondizionato alla NATO. L’Italia non è una repubblica che rispetta la costituzione (si sa, ad eccezione del suo ennesimo neo-stuprato articolo 11)?

I trattati internazionali sono super leges, al di là della legge e della sua gerarchia?

I trattati internazionali: sono eterni, sacri ed indiscutibili?

Dalla fine della seconda guerra mondiale sarà cambiato qualcosa, o no? È cambiato qualcosa dal governo Draghi all’attuale, a parte “l’esiziale” emergenza nazionale dei rave party? L’allentamento delle restrizioni pandemiche, dell’attuale esecutivo, sembrava chiaro segnale di una discontinuità col precedente governo. Invece era semplicemente il solito furbo (non intelligente) occhiolino della Meloni a parte dell’elettorato che, stanco e perseguitato da 2 anni di follia pandemica, voleva assistere ad un cambio di narrativa governativa. In occidente il buon politico, quello che ha successo, è colui che sa interpretare e parlare alla pancia delle mutevoli masse, inscenando proprio lo spettacolino che queste più desiderano. Chi non si adegua è perduto e resta senza scranno, dal lato del potere; invece dal lato dei mortali comuni è questione di vita o morte. La proposta di sospensione fino all’estate 2023 delle multe agli over 50, prima annunciata poi è stata con imbarazzo cancellata, già denota nervosismo e schizofrenia dell’esecutivo. Esecutivo evidentemente composto da soggetti “politici” solo all’apparenza molto eterogenei, infatti omogenei e pronti all’evenienza per innescare crisi di governo, come prassi imposte dai soliti amici mondialisti di Davos. Una provocazione spudorata, tesa alla riflessione, è nel seguente parallelismo storico. Siamo prima dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale, Mussolini doveva scegliere di allearsi con Hitler o con Churchill. Il famoso carteggio tra il duce e il premier inglese (per alcuni inventato, per altri segreto, per altri ancora distrutto per evitare imbarazzo), purtroppo si concluse con un nulla di fatto, poi la storia andò nel modo a tutti noto.

Quanto ha sofferto l’Italia per una scelta sbagliata, quanto una scelta può deviare la storia interna ed internazionale? Immaginate che Meloni battendo i pugni, dica: <<No!>>

Il popolo italiano è stanco di essere vassallo e di obbedire alla NATO! Noi rivendichiamo il diritto di autodeterminazione dei popoli, sancito dall’articolo uno della Carta delle Nazioni Unite. <<Basta!>>.

Sulla nostra penisola tutt’oggi sono insediate oltre 120 basi NATO, (alcune segrete) con un numero imprecisato di testate nucleari (a termo-fisso-fusione) di tipo B-61.

Cosa gravissima è che tali basi sono al diretto ed esclusivo comando degli USA, ormale il nostro governo a casa “sua” non ha alcuna giurisdizione su di esse. Non dovevamo essere sovrani? Alcune di queste basi NATO in Italia hanno un ruolo strategico vitale, vedi quella in Sicilia a Sigonella (centro nevralgico di telecomunicazioni militari tra tutte le basi NATO in Europa) o a Napoli o ad Aviano etc.

In caso di escalation, queste basi espongono direttamente il nostro popolo ad un rischio atomico o militare, del quale il popolo non può decidere nulla. Identica storia in Ucraina dove al nome di Draghi o Meloni modello unico, si può pedissequamente sostituire quello del comico Zelensky a turbo-trazione integrale americana. L’Ucraina come l’Italia e tanti altri stati vassalli in Europa del potere nuovo-mondialista, sono meri esecutori di volontà esterne imposte. Nel 1940 sull’altare di Moloch furono immolati senza loro scelta i popoli europei, oggi tocca agli ucraini subire le conseguenze tragiche di una serie di scelte geopolitiche assurde, soprattutto non autonomamente prese, ma con dei pizzini imposti dall’elitè mondialista.  Cosa aspettarsi, da questo braccio di ferro tra poteri e popoli, che si riformula nella lotta tra occidente globalista nuovo-mondialista e ad est sovranista (BRICS)? Est in cui gli stati siano finalmente sovrani e non ingeriscano nelle scelte degli altri stati. Siamo all’inizio di una vera e totale guerra ormai che non vede più contrapposti Russia ed Ucraina, ma due modelli di potere, due modelli economici, culturali e soprattutto due modelli monetari antitetici: monete a vuoto private contro monete statali coperte da asset reali. Questa guerra non terminerà con un pareggio.

Non si fermerà davanti a nessun popolo. Non risparmierà il dolore di nessuno.

Non vedrà lacrime di madri e bambini. Questa guerra durerà fin quanto il dollaro e l’euro non imploderanno sotto i colpi dell’iperinflazione e dei debiti. Ricordo solo che il debito USA nel 2006 era di 6000 miliardi oggi nel novembre 2022 ha superato i 32.000 miliardi: cifra di non ritorno. (In simili condizioni versa l’area euro indissolubilmente legata al dollaro). Interessante notare che fino a  quando il $ era la  indiscussa moneta esportatrice e democratica (a suon di bombe) valuta di scambio e riserva internazionale: era ben accetta da tutti. Nel pieno del suo vigore e della credibilità del $, il debito USA era sostenuto in gran parte da Cina, Arabia e investitori esteri. Oggi ai primi cenni della decapitazione di sua maestà il $, i suoi creditori tremano e guardano altrove. I ripetuti colpi di mannaia e campana a morte librati e suonati da Putin in tutti i suoi discorsi al WFE di Davos, allo SPIEF (1) e al Valdai Club (2); indurranno gran parte dei BRICS e della finanza “buona” internazionale a non avere gradualmente più rapporti sia in $ che, a cascata, con l’€ della sempre più isolata Europa, burattina della NATO.

NATO mero braccio armato dell’elitè occidentale nuovo-mondialista.  Nel breve periodo la Federal Reserve o BCE continueranno ad alzare i tassi di interesse, ciò inesorabilmente porterà ad una depressione finanziaria ed economica senza precedenti. In Italia notizia di novembre 2022 l’inflazione è al 12%, lo sa bene chi va al supermercato… Successivamente, appena le aste dei titoli di stato andranno male o deserte, si parlerà di “quantitative easing” a stelle e strisce.

Ossia la FED inizierà a dover auto-comprare il debito stellare USA, fino alla sua implosione inesorabile, che accadrà prima del 2030. Quando i sistemi monetari occidentali crolleranno, dipende da quanto durerà e si estenderà la guerra dall’Ucraina ai BRICS, al resto degli stati.

 

Qui si tratta di iniziare ad accettare il cambiamento inesorabile, più che ad opporci ad esso vanamente. Un popolo sveglio, consapevole e partecipe, può influenzare chi lo domina; ma ciò può avvenire solo se si comprende di vivere in un inganno colossale ormai abbastanza palese, anche perciò al suo epilogo.

La neoeletta Zelensky “bionda con gli occhi azzurri” italiana, saprà disobbedire in tempo ai soliti poteri sovranazionali o ci causerà destino e sofferenze simile ai poveri ucraini?

Per ora i popoli purtroppo subiranno inermi fino a  quando i loro governi saranno proni alle elitè; ma è molto vicino il tempo dell’auspicio di Lincoln:

il governo sia del popolo, dal popolo, per il popolo”!

A quel punto vivremo un’altra storia, in un’altra era, quella della verità.

Questa era d’oro verrà tanto prima, quanto prima ci risveglieremo dall’inganno dei secoli.

Ing Vincenzo Santoro

 

1 https://www.liberamentenews.it/il-discorso-del-millennio/

 

2 https://www.youtube.com/watch?v=tGN8XCuT2Tc

 

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