La pelle: l’organo più esteso del nostro organismo

La pelle: l’organo più esteso del nostro organismo

La pelle o cute, pur variando a seconda dell’età, del sesso e della taglia di ognuno, è l’organo più sottile (0,5 a 4 mm di spessore), più esteso (circa 2 metri quadri di superficie) e contemporaneamente più pesante (fra 8 e 10 kg) del corpo umano.
La funzione della pelle è quella di rivestire, proteggendo, gli altri organi del corpo; possiede la funzione di termoregolazione e di ricezione degli stimoli provenienti dall’esterno.
Inoltre rappresenta la nostra “identità”, in quanto ci pone in comunicazione ed in contatto con il mondo esterno.
Procedendo dall’esterno verso l’interno, la pelle è tipicamente costituita da 3 strati sovrapposti, ovvero: l’EPIDERMIDE, un epitelio pluristratificato; il DERMA, costituito da tessuto connettivo; l’IPODERMA, costituito da tessuto adiposo.
L’epidermide è lo strato più esterno della pelle ed è composta da epitelio pavimentoso pluristratificato che si rinnova e si differenzia in continuazione, in quanto: le cellule basali vanno incontro a divisione per mitosi , risalgono alla superficie spostandosi tra gli strati, si cheratinizzano, invecchiano, muoiono e, giunte in superficie, si desquamano. Tale processo richiede circa un mese ed in questo stesso arco temporale l’epidermide viene, pertanto, interamente rinnovata.
E’ formata da 5 strati cellulari sovrapposti:
1) Strato basale: formato da una fila di cellule in continua proliferazione che producono nuovi cheratinociti.
2) Strato spinoso: formato da 8-10 strati di cellule poliedriche unite le une alle altre da prolungamenti detti spine.
3) Strato granuloso: formato da 3- 4 strati di cellule appiattite, ripiene di granuli di cheratina.
4) Strato lucido: formato da 3-5 strati di cheratinociti morti di aspetto lucido.
5) Strato corneo formato da 25-30 strati di cheratinociti morti, appiattiti, in continuo rinnovamento.
Nell’epidermide, inoltre, si distinguono 4 tipi di cellule: i cheratinociti che formano una barriera protettiva di cheratina nello strato corneo, i melanociti, cellule pigmentarie di origine nervosa, atte a produrre la melanina, le cellule di Lagerhans preposte alla difesa dell’organismo e le cellule di Merkel, che si trovano nella cute senza peli e sembrano connesse alla sensibilità tattile.
L’ NMF ossia il: fattore naturale di idratazione ( Natural Moisturizing Factor) è una miscela di sostanze idrosolubili e igroscopiche in grado di legarsi all’acqua e capaci di fissare e trattenere nello strato corneo e nel film idrolipidico superficiale anche parte dell’umidità ambientale a contatto con la pelle, l’importanza del mantenimento di questo film idrolipidico è fondamentale, motivo per cui una buona skincare routine è dettata dal “FATTORE IDRATAZIONE”, in quanto: idratare la pelle aiuta a preservare la bellezza e la luminosità della cute, occorre dire che non è un processo “semplice” da applicare, in quanto: idratare non significa fornire un supplemento di acqua alla cute, ma significa andare a contenere le perdite di fluido nella cute, per cui l’azione idratante va indirizzata verso: la sua naturale attitudine a trattenere il fisiologico patrimonio idrico e verso il ripristino della funzione barriera dell’epidermide.
L’epidermide, dunque, ha il compito di: formare una BARRIERA fisica agli agenti esterni ed impedire la penetrazione di batteri o altri agenti patogeni tramite la cheratinizzazione, la pigmentazione, e la produzione di un film idrolipidico cutaneo impedire la DISIDRATAZIONE del corpo; proteggersi da eventuali SCOTTATURE SOLARI per mezzo dei melanociti. Infine, lo strato epidermico si rinnova ogni 4 settimane (28 giorni) e tale processo è definito TURNOVER EPIDERMICO.
Il derma è lo strato intermedio della cute, compreso tra l’ipoderma e l’epidermide. Esso è costituito da tessuto connettivo denso, presenta una struttura solida ed elastica, è vascolarizzato e provvede al nutrimento ed all’ossigenazione della soprastante epidermide.
Il derma è formato da fibre collagene, che assicurano la compattezza della pelle, da fibre elastiche, che donano resistenza e da acido ialuronico che dona idratazione. Nel suo interno si trovano: i vasi sanguigni che danno nutrimento alla cute stessa; i terminali nervosi che servono a ricevere gli impulsi che passano attraverso l’epidermide; gli annessi cutanei ossia le ghiandole sudoripare e sebacee e i bulbi dei peli.
L’ipoderma è lo strato più profondo della cute, delimitato in alto dal derma e in basso dalla fascia muscolare. Il suo spessore varia a seconda della sede cutanea (più spesso ai glutei, molto più sottile alle palpebre). E’ conosciuto anche come tessuto adiposo sottocutaneo o pannicolo adiposo oppure grasso sottocutaneo. E, composto da adipociti ed è ricco di sostanze liposolubili. Nell’ipoderma sono principalmente presenti altre due tipologie di cellule: i fibroblasti, che sono responsabili della sintesi delle fibre connettivali ed i macrofagi, che sono le cellule che fanno parte del nostro sistema immunitario. L’ipoderma svolge molte funzioni importanti, quali: costituisce una vera e propria riserva energetica, grazie alla grande quantità di adipociti che lo compongono; partecipa ai meccanismi di termoregolazione, protegge il corpo da eventuali traumi meccanici ed è in grado di influenzare il metabolismo del nostro corpo tramite il rilascio di particolari sostanze chiamate “sostanze ormonosimili” o adipochine. Partecipa, anche, alla termoregolazione, ostacolando la dispersione di calore dal corpo e generandolo attraverso l’ossidazione dei trigliceridi. Inoltre, fornisce protezione meccanica contro i traumi e influenza il metabolismo corporeo tramite il rilascio di sostanze ormone-simili.
TIPOLOGIE DI PELLE DEL VISO
Esistono diverse tipologie di pelle con caratteristiche specifiche:
• Pelle grassa, impura, a tendenza acneica: appare lucida, oleosa. Può
presentare comedoni (come i punti neri), pori dilatati e tende ad arrossarsi.
• Pelle secca: appare ruvida, poco elastica e screpolata. È sottile e il colorito appare spento. Manifesta fenomeni di invecchiamento cutaneo precoce, come ad esempio rughe.
• Pelle normale: appare chiara e rosea, al tatto è liscia e levigata. Questo tipo di pelle si osserva spesso fino l’età pre-puberale.
• Pelle mista: in alcune zone appare untuosa e con presenza di acne, in altre risulta secca e desquamata.
• Pelle sensibile: appare fragile, sottile e facilmente irritabile.
• Pelle senescente: presenta macchie, rughe, occhiaie e borse evidenti. Essa appare rugosa e poco elastica.
• Pelle del bambino: è molto delicata e sensibile. Il bambino ha un derma sottile, con poca melanina e poche difese immunitarie contro batteri.
• Pelle maschile: rispetto alla donna, questo tipo di pelle ha una più altra concentrazione di fibre collagene, è più spessa, produce maggiormente sebo e ha una maggiore predisposizione all’acne.
Per cui è ben noto che la pelle è uno strumento di comunicazione e scambio con l’esterno, grazie all’epidermide, lo strato dermico più superficiale, il nostro organismo sente, accoglie, sperimenta ed entra in contatto con l’altro e l’ambiente. Prendersi cura della pelle è un atto di amore verso se stessi ed è un valido strumento che ci consente di raggiungere un benessere fisico e psicologico.

Dott.ssa Alessandra Apone
Farmacista Cosmetologa, con un Master di II livello in Scienza dei prodotti cosmetici e dermatologici, specializzata in Chimica delle molecole odorose.
https://www.instagram.com/pharmamiamo/


Post a Comment

#SEGUICI SU INSTAGRAM