La “legge” è uguale per Totti?

La “legge” è uguale per Totti?

Sì viro alla larga, con un barcone affondante, prima di attraccare…

Tatti, tetti, Titti, Totti, ma con la vocale “giusta” non ci riesco proprio; anche l’aggettivo “giusta” e suoi sinonimi sanno di amarissima beffa per 60 milioni di comunissimi e sacrificabili mortali italiani. Ormai anche in quei Paesi i cui nomi finisco per “undi”, “stan”, “ongo”, è cambiato il modus dicendi per indicare il concetto di “repubblica delle banane”, in una locuzione ben più calzante: “Repubblica pizza-spaghetti&mafia”! Le nazioni del ex terzo mondo si stanno emancipando nei BRICSplus, ma noi con grande prestigio ed autorità gli stiamo rubando posto, nomea e non contenti rilanciando in peggio. Ecco, ora posso iniziare con la notizia, pochi giorni fa è morto l’ex presidente G. Napolitano. Politicoinomane incallito di professione, nei dettagli della sua carriera non entro. Sebbene non riesco a trovare una sua legge o azione in tanti anni di permanenza nei palazzi del potere, che abbia trovato l’entusiasmo di larga parte del popolo. Vivendo, ascoltando, parlando, raccogliendo commenti su questa dipartita, non ho trovato quasi nessun parere favorevole; un encomio o un elogio: niente. Perché, quindi Napolitano non era così amato da molti? No! Non fu il suo rifiuto ai faraonici benefit presidenziali, tenuti stretti più di artigli di un rapace necrofago serrati sulla carogna putrescente, che lotta per la sopravvivenza. Mentre chiedeva e firmava manovre di montiana memoria, grondanti di lacrime e sangue per tutti; ecco vedi stavolta la “u” mi è venuta facile. Chissà perchè… La grammatica italiana è strana a volte… Allora perché diavolo era malvisto in alcune ampie regioni del popolo questo uomo delle “istituzioni”? Sarà per il suo doppio mandato? Evento che solo 25 anni fa avrebbe causato tsunami di inchiostro in titoloni su giornalacci corrotti simili a questi: “È stortura istituzionale”; “Bis al colle: schiaffo alla repubblica”; o addirittura “Attentato alla Costituzione”! Niente è ancora poco, ma a proposito di Costituzione; voi avvocati o giudici o magistrati o eminenti giuristi, ma il garante supremo della costituzione, può in più occasioni sia pubbliche che private, ( vedi link, secondo video) parlare ed invocare al Nuovo Ordine Mondiale? Peggio ancora il garante emerito non si sa di quali reali interessi, può dire che: <<Ormai c’è una sola sovranità a cui rispondere ed è la sovranità europea!>>. Vedi video. Non dico il settantesimo, ma “oh emerito” almeno il primo articolo lo conoscevi? Sai quanto sangue e scrosciato per costituirlo? La sovranità spetta al popolo o ai burocrati euroinomani burattini dell’élite padre del Nuovo Ordine Mondiale; anche questo ben noto, citato e caro dall’emerito Giorgio? Se la legge non ammette ignoranza, possibile che un presidente non conoscesse il primo articolo della Costituzione? Purtroppo non è ancora questo il motivo di cotanta impopolarità, ma siamo ora vicini all’origine di tanta repulsione; vi ricordate quella strana Trattativa… No ma una cosuccia da niente, la “trattativa stato-mafia”; a parte che al penoso stadio attuale c’è oggettiva difficoltà a trovare differenza tra queste due parole. Per alcuni versi visti, nonsoli i tanti provvedimenti contro ogni diritto naturale negli ultimi anni imposti durante la psicopandemia, la mafia avrebbe usato intelligentemente meno violenza, di suo figlio scemo: lo stato screanzato. Ecco che il Napolitano, da presidente in carica, ordina la cancellazione delle intercettazioni “trattativa stato-mafia”; così re Giorgio segna il gol tutto suo con la mano de Dios. Il colpo di classe che resta nella memoria di tutti similmente al vero gol del millennio di Diego Armando Maradona, pace all’anima sua. Sua di Diego; non confondiamo tra Napoli e napoletani eminenti, tra chi merita pace o dannazione eterna. Il fallaccio istituzionale non viene fischiato dalla corte costituzionale, né da nessun garante, (in teoria lui era il massimo garante, di altri interessi certo non della Repubblica che non c’è); però un tifoso se la legò al dito. Un delinquente da stadio, un violento sradica seggiolini, un ultras della Patria e della vera Repubblica che non c’è mai stata, un facinoroso se la segna e protesta: il Fratello Salvatore di Paolo Borsellino. Il quale intervistato pubblicamente grida testuale: <<Giorgio Napolitano è il garante del silenzio sulla trattativa stato-mafia!>>. Sempre pace all’anima sua, di Paolo Borsellino, ovviamente, mai di altri “dentrilegge” traditori . Vedi link.
La domanda che non sorge spontanea né trova risposta è: come mai nessuna inchiesta della magistratura; così attenta su inezie, ma totalmente cieca su questa celeberrima accusa? Tertium non datur! Qui 2 sono le opzioni: o il fratello di Borsellino è l’Ultras più violento della storia, che ha vilipeso impunemente lo Stato e le sue massime istituzioni; oppure CSM, ANM e via di seguito, sono amici dei troppi “Moggi” romani e proteggono a costo di perdere la loro faccia chissà in cambio di che, chi segna di mano cambiando le sorti della storia.

Caro Totti, visto che ho parlato di calcio, ti chiedo scusa; sei stato sempre a Roma, l’hai amata è mai lasciata, nessuno ti può dare del mercenario traditore; a differenza di altri romani altolocati…

Al nostro popolo ricordo che da anni il tempo di svegliarsi è esaurito. Stringetevi a coorte contro questi gioghi di palazzo, tra eminenti maggiordomi e palesi élite democraticide; altrimenti resteremo morti in eterno. Viva la vera Repubblica socratica che presto verrà, abbasso l’élite pro Nuovo Ordine Mondiale, abbasso tutti i traditori gli arricchiti burattini e folli burattinai. Viva la VERITÀ.

Ing.  Meccanico Vincenzo Santoro Lungimirante

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