In occasione dello scadere del primo anno di guerra, che ha come scenario il territorio ucraino ma che vede contrapposti due mondi: uno a conduzione americana e dollaro centrico (ancora per poco), l’altro multipolare,  sovranista  proposto dalla Russia, l’ex comico e attore Volodymyr Zelensky, che oggi impersona il ruolo di presidente della Ucraina, pare ci abbia preso gusto e non passa mese che non chieda altre armi sempre più letali.

Lo ha fatto anche nel suo ultimo incontro l’8 febbraio scorso a Parigi con Macron e Scholz, ha chiesto armi più potenti e decisive, “…solo così si può riportare la pace in Europa…” Ma che c’entra l’Europa? Quindi è l’Europa che è in guerra. E gli americani, anche loro sono in guerra? E quando è stata dichiarata guerra alla Russia? Non me ne sono accorto, mi è sfuggito. Allora siamo in ambito di legislazione di guerra, in emergenza bellica? Mah, è un pò che sono più distratto del solito, ma che volete…sarà il riscaldamento climatico, sarà la CO2 …maledetta. Proverò a respirare meno, con pause più lunghe, dovrò anche ricordarmi di tagliare tutti gli alberi che ho a casa, vivo in campagna e loro si nutrono di CO2… e non è una bella cosa.

Sto tentando di metterla sullo scherno perché vorrei evitare di affrontare l’argomento “armamenti regalati alla compagnia teatrale ucraina”. Ma mi sa che mi tocca.

Il database Ukraine Support Tracker del Kiel Institute for the World Economy racconta che dei 28 Paesi fornitori di armi all’Ucraina,  i maggiori sostenitori del conflitto sono, guarda un pò, gli USA, poi il Regno Unito, la Germania, la Lituania, la Polonia. L’Italia ha inviato sei spedizioni di aiuti militari in Ucraina per un valore di 700 milioni di euro. Nulla in confronto ai 44,3 miliardi di equivalenti in euro spesi in armamenti e regalati, o meglio “investiti”, a Zelensky.

L’Unione Europea ha già consegnato 30 miliardi di euro al capo-comico ucraino e la nota Ursula ha promesso l’invio di altri 18 miliardi di euro in questo 2023.  Indovinate di chi sono tutti questi soldi? già…i nostri!

E intanto aumentano i prezzi di ogni cosa ed anche dei tassi d’interesse, vera spada di Damocle per chi ha prestiti e mutui.

Ciliegina sulla torta: gli arsenali militari statali si stanno svuotando, ecco che allora il Pentagono ha stanziato 3 miliardi di dollari per aumentare la produzione interna di armamenti, pianificando un aumento di produzione di proiettili di artiglieria da 15mila a 70mila al mese.

l’Italia poteva essere da meno? No! Nel documento programmatico della Difesa è previsto uno stanziamento di 2,7 miliardi di euro in dieci anni, di cui 603 milioni di € tra il 2022 e il 2024  per la “…costituzione, gestione e ripianamento delle scorte strategiche di munizionamento…” .

Ma vediamo quante e quali armi sono state inviate dai Paesi sostenitori del conflitto bellico:

	Obici e munizioni	Carri Armati	Elicotteri	Missili Antiaerei
USA	n°160 da 155mm – n°72 da 105mm n°30 mortai da 120mm n°10 mortai da 82mm n°10 mortai da 60mm munizioni da 152mm, 122mm, 120mm,25mm. n°38 sistemi di difesa n° 50mila lanciarazzi “a grandine” 40 canne BM-21 su camion URAL 375 D	n° 113 veicoli da combattimento Bradley n° 31 Abrams –n° 45 Carri T-728 n° 90 portaerei corazzata Stryker n° 300 portaerei M113 n°250 blindati M117 n° 100 blindati medici n°500 veicoli tattici MRAP munizioni x carro da 125mm	N°20 MI-17	n°1 Patriot n°8 Nasam corto medio raggio n°12 Avenger mobile corto raggio, n°2 Hawk terra-aria a medio raggio guida laser, RIM-7 terra-aria imbarcato, Anticarro e munizioni, Equipaggiamento di integrazione
UK	n° 30 semoventi AS90, M270 lanciarazzi multiplo n°3 MLRS razzo lungo raggio	n° 14 Challenger 2		Missili anti-carri STORMER e AMRAAM
GERMANIA	n°5 lanciatori M270 – MARS n°14 semoventi 2000 16 semoventi ZUZANA 2 N°100 carri semoventi	n°14 Leopard 2A6 –  n°100 Leopard 1A5 n° 40 IFVs carri fanteria PbV-501 IFVs		n°32 Gepard  – n°50 Cheetah n°500 Stinger . n°3 IRIS-T
POLONIA	n°3 Krab semoventi	n°14 Leopard 2A4, n°30 PT-91, n°260T.72		Dozzine di 5-60 munizioni antiaerei

…e il resto me lo porti…va

Carlo Ceresoli