Dalla padella alle… Fauci

Dalla padella alle… Fauci

La notizia è del 21 novembre 2022. Con il finanziamento di 340 milioni di euro, presi dall’inesauribile piano nazionale ripresa e resilienza (pnrr), il Biotecnopolo di Siena, fondato dai ministeri dell’Università, della Salute, dell’Economia e dello Sviluppo economico, diventerà un centro di ricerca e sviluppo contro le nuove prossime, imminenti, inarrestabili, inconfutabili, inafferrabili, inoppugnabili pandemie con le quali abbiamo appuntamento, chissà poi chi l’avrà preso questo appuntamento..

 Lo ha detto il suo direttore scientifico prof. Rino Rappuoli, meglio conosciuto come ‘il padre italiano dei vaccini’. “Faremo anticorpi monoclonali, faremo vaccini…perché c’è sempre lui il covid che è ancora una minaccia per l’umanità e le sue varianti possono causare altre ondate di infezione nella popolazione… è una corsa tra noi e il virus, vedremo chi vince alla fine… ma noi abbiamo la leadership in Europa, ma che dico Europa, abbiamo la leadership nel mondo…” .

Già, non ci credete, lo capisco, ma per i più scettici  questo è il link dell’intervista: https://video.sky.it/news/cronaca/video/biotecnopolo-a-siena-italia-leader-contro-nuove-pandemie-794307

Ma v’è di più, volevano stupirci con effetti speciali… ma loro sono scienza non fantascienza…, nel consiglio della fondazione Biotecnopolo, oltre al premio nobel 2021 il fisico Giorgio Parisi, è stato chiamato anche il noto immunologo americano Anthony Fauci come consigliere strategico… e indovinate?… lui ha accettato!

Certo quale occasione migliore per continuare la sua dedizione alle inoculazioni per combattere il mostro covid sempre in attività.

Aveva annunciato che avrebbe lasciato il ruolo di Capo della Sanità americana e di consigliere sanitario del presidente Joe Biden e quello di guida dell’Istituto nazionale delle allergie e delle malattie infettive, ma che non avrebbe abbandonato la sua attività di convincimento della popolazione mondiale sulla necessità di  distanziamento sociale, dell’uso delle maschere e della inoculazione dei sieri e di ogni altro richiamo successivo.

Ed è venuto a farlo in Italia, dove tre anni fa, su proposta del presidente Mattarella, ha ricevuto la più alta delle onorificenze quella di “Cavaliere di gran croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”.

Ma si sa, il nostro belpaese è colonia americana ed è l’altra spiaggia dei refusi d’oltre oceano che, minacciati di morte in patria a causa delle loro decisioni palesemente condizionate dalla grande industria farmaceutica, sbarcano su suolo amico sottomesso per contribuire ancora, ad 82 anni suonati (nel vero senso della parola), ad esportare non più solo democrazia ma ora anche scienza, quella con l’acca.

E gli italioti  lo accolgono a brache, pardon, a braccia aperte.

Ritornerà da dove è venuto… carico di meraviglia.

Carlo Ceresoli

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