Coup de theatre – Intervista a Evgenij Prigožhin

Coup de theatre – Intervista a Evgenij Prigožhin

Personaggi:

  1. giornalista:…..il direttore;
  2. comandante:..Prigožhin ;
  3. Dimitri:……….il toro.

Scenografia: trincea al fronte ucraino

Data: 31 giugno 2023  – ingresso libero

 

Giornalista: comandante la ringrazio per aver concesso questa intervista;

comandante: si figuri, grazie a lei, così ho l’opportunità di fare un pò di chiarezza su chi sono veramente e sul mio vero lavoro.

giornalista: ecco …chi è lei veramente?

comandante: sono innanzitutto un fedele servitore della Russia, sono un imprenditore che si è fatto da sé, in un mondo difficile dove ho dovuto combattere con il coltello tra i denti;

giornalista: è nato a Leningrado 62 anni fa ed è li che si è diplomato in atletica leggera, ci racconta l’episodio del toro Dimitri?

Comandante: ma sì…una sciocchezza, non era un vero e proprio toro…semmai un torello, ero uscito da scuola, avevo 16 anni ed i miei compagni mi prendevano in giro per il mio fisico già grosso e prestante, sapevano che ero molto forte per la mia età, allora mi chiesero di battermi col toro Dimitri. All’epoca ero un pò timido ma saltai il recinto e mi parai difronte a Dimitri…ricordo ancora quegli occhi, mi guardava come per dirmi:

Dimitri: devi essere proprio scemo se vuoi provare  la durezza delle mie corna;

comandante: ero come in trans…non volevo fare una figuraccia e quando corsi verso di lui i miei amici si ammutolirono per la paura ed io diventai ancora più forte…agguantai Dimitri per le corna, lo sollevai e lo feci roteare per l’aria …poi lo scaraventai lontano…ricordo ancora il suo rantolo:

Dimitri: ma sei scemo? non ti avrei fatto niente…non hai nemmeno la maglietta rossa.

comandante: scavalcai il recinto con un gesto atletico ma per l’emozione ho preso il palo tra le gambe…un dolore…che mia moglie me lo ricorda ancora. Da allora ho sempre paura di essere preso …per le palle.

Giornalista:  è vero che lei  è stato per 12 anni in carcere?

Comandante: no…9 anni;

giornalista: oh mi scusi, le davo tre anni di più;

comandante: mi hanno accusato ingiustamente di rapina, frode e coinvolgimento di adolescenti nella prostituzione, ridicolo avevo 20 anni ed erano studenti della scuola di atletica che mi avevano chiesto delle ripetizioni così gliel’ho fatto vedere, l’esercizio corretto… ma non era gratis. Oggi sono sposato con Valentinovna una farmacista che possiede una serie di boutique e di residence SPA,  e ho una figlia Paolina.

Giornalista: la conoscono come il cuoco di Putin…quali piatti preferisce lo zar?

Comandante: no… io non cucino…io servo ai tavoli, nel 2001 ho servito personalmente al tavolo di Putin e del presidente francese Chirac …e nel 2022 del presidente americano George Bush. Veramente sono più un imprenditore ed è a San Pietroburgo che ho fatto fortuna, possiedo una serie di ristoranti, uno su una barca sul fiume Vjatka,  è mia l’azienda Concord Catering che ha fornito i pasti alle mense scolastiche, ai dipendenti del governo e all’esercito russo, per 1,2 miliardi di dollari solo nel 2012. E’ mia anche l’Internet Research Agency con la quale curo gli interessi di aziende russe. Come può vedere spazio da un campo all’altro.

Giornalista: Senta, ma se ha avuto tanto successo commerciale come mai è passato sul fronte della guerra?

Comandante:  la guerra è un settore commerciale molto redditizio. I  6000 uomini che dal 2014 sono sotto i miei ordini  sono mercenari che vengono da tutto il mondo anche dall’Italia e poi ci sono militari ed ex poliziotti russi. Abbiamo cominciato a combattere nel 2015 nel Donbass al fianco della resistenza contro i nazisti ucraini. Poi siamo andati in Africa ed in Libia e in Siria a combattere contro gli americani, ecco perché vogliono inserirci nella lista delle organizzazioni terroristiche.

Giornalista: quanti soldati sono morti a Bakhmut?

Comandante: è stata una battaglia molto dura, sono morti circa 1000 dei miei uomini ma avevamo spiegato ai carcerati che abbiamo reclutato che avrebbero rischiato la vita ed in questo caso la loro famiglia avrebbe avuto 5 milioni di dollari di risarcimento.

Giornalista: quanto guadagna un soldato del battaglione Wagner?

Comandante: tanto quanto guadagna un militare della nato in missione all’estero, circa 7000 dollari al mese.

Giornalista: può spiegarci cosa è successo il 24 giugno, ha marciato su Mosca per sovvertire il potere di Putin?

Comandante: Ma non dica stupidaggini, con tutti gli interessi che ho con lui ed i finanziamenti alla mia milizia privata. Volevamo solo tornare a casa visto che la guerra è sotto il controllo russo, le nostre donne ed i nostri figli ci aspettano . Tant’è che oggi sono in vacanza in Bielorussia presso il Green City Hotel  a Minsk. E posso godermi il mio patrimonio di 43 milioni di euro e di lingotti d’oro.

Giornalista: ma lei cosa farà da grande?

Comandante: pensavo di comprare la Crimea e farla diventare un enorme parco giochi attrezzato dove le famiglie possono divertirsi, ci proverò con un referendum, chiederò al popolo dei crimeani di scegliere tra il parco giochi o un enorme campo di addestramento bellico per i mie soldati. Così…democraticamente.

Giornalista: mi dispiace deluderla ma il campo di guerra più grande al mondo c’è già e si chiama Europa…può chiedere di comprarlo…grazie per l’intervista…alla prossima.

 

Carlo Ceresoli

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