Borse, la tempesta perfetta

Borse, la tempesta perfetta

Il 10/06/22 Christine Lagarde, presidente della BCE, comunica sia lo stop del Quantitative Easing – QE, che consiste nella creazione di moneta utilizzata per acquistare titoli finanziari dalla banche*, e sia l’aumento del tasso di interesse di un quarto di punto a luglio e di un ulteriore quarto di punto a settembre.

L’annuncio ha avuto un effetto immediato: lo stesso giorno la borsa di Milano cede il 5%, Francoforte -3.5%, segue in affanno Wall Street -2,7%, Down Jones -3.5% , Nasdaq -2,56.

L’Europa brucia 350 miliardi di dollari di capitalizzazione. Volendo dare un peso assoluto a questi numeri si può rilevare che il mercato borsistico internazionale ha un valore globale nominale di 1.6 milioni di miliardi di dollari, per intenderci circa venti volte il valore del PIL globale, di 75 mila miliardi di dollari. In termini numerici questo paragone serve solo per avere un’idea delle cifre in ballo, ma attenzione a commisurare il PIL con asset o titoli borsistici.

Il PIL misura in buona parte la ricchezza reale composta da beni e servizi, invece le borse misurano qualcosa di molto più volatile: il valore di un titolo, la promessa di un pagamento o la scommessa su un derivato. Borse e PIL sono due mondi distinti ma non privi di interazioni.

Purtroppo la finanza negli ultimi 20 anni ha preso il timone dell’economia reale, erodendone gradualmente la storica solidità. La finanza ha favorito le condizioni che stanno estinguendo le micro-aziende, così da accrescere bulimicamente poche enormi multinazionali quotate, ma anche queste ultime non sono al sicuro.

Qualcuno nel sancta sanctorum della stanza dei pulsanti vorrebbe tutte le attività umane non liquide o gassose, ma virtuali sempre più da gestire in modalità ‘Metaverso’.

Il sogno di chi desidera il controllo totale dell’umanità è realizzarlo come l’architetto di “The Matrix Revolution”, un alieno “umano” elegante in giacca e cravatta, che da una stanza ricoperta di schermi televisivi tramite un super computer e un divino linguaggio di programmazione, riesce a plasmare tutto ed il destino di tutti  con un semplice clik.

Orbene, il tentativo di realizzare questo patologico desiderio da parte di una certa élite, sempre più nuda, sta iniziando a vacillare.

É utile ricordare il tormentone delle sanzioni comminate alla Russia da UE e USA, che avrebbero dovuto mettere in ginocchio i colbacchi di Putin e i suoi amici, ma l’effetto immediato di queste sanzioni, oltretutto scientemente autolesive e decise  da incompetenti di geopolitica, è stato un rafforzamento del Rublo, vincolato intimamente con il mercato del  petrolio e del gas. Si è creato un effetto domino. Il rublo forte, ha imposto politiche anti-inflattive ai paesi dell’euro  e del dollaro. Infatti il taglio di Q.E. e l’aumento del tasso di interesse in Europa è la medesima strategia disperata copiata e imposta dai cugini della FED.

Si tratta dell’ennesima riprova, per chi non avesse ancora compreso, di come l’Europa sia solo una colonia sottomessa ai poteri monistici finanziari che governano la Federal Reserve, gli USA e l’Occidente.

Il sacro lemma di Draghi “…se non ti vaccini ti ammali o muori…”, fa rima con quello della Lagarde “…se non aumento i tassi t’inflazioni e muori...”. Entrambi i tentativi di semplificazione, in realtà, nascondono  la visione di  un mondo molto profonda che è  agli antipodi del pensiero comune.

Il vero motivo della perdita di potere di acquisto si palesa studiando i sistemi monetari che sono intrinsecamente inflazionistici, a causa dell’emissione privatistica e frazionaria a debito delle valute nazionali a vuoto aggravate da un tasso di sconto positivo .**

E’ accettabile che il destino di interi popoli venga deciso da questi personaggi non eletti democraticamente ma nominati  da istituti squisitamente privati, e con modalità pressoché sconosciute?

L’effetto certo della disperata o dolosa, di certo suicida,  strategia monetaria europea sull’economia reale, nuovo-mondialista e Davos-centrica, è quello di drenare e limitare la massa monetaria circolante nell’economia reale.

Questa rarefazione del denaro,  il sangue dell’economia, in un momento di crisi sia della produttività che del tessuto sociale ed economico, sia trasversale che verticale, per di più con la spada di Damocle della recessione e della stagflazione, in 30 anni di deregulation potrebbe portare al collasso diastolico totale, e non solo in Italia UE e USA.

Settembre arriverà, e rischiamo di  precipitare nella tempesta perfetta.

L’ulteriore aumento degli interessi e l’effetto del Q.E., insieme alle tensioni della guerra tra Nato e Russia,  peseranno sul prezzo del grano, dei carburanti, sull’energia e sull’import. Ciò comporterà la detronizzazione del dollaro da valuta mondiale a valuta ostile.

Mentre  continuano le provocazioni tra Cina e USA su Taiwan, gli amici di Bill Gates e di Big Pharma si sfregano le mani in vista di una nuova pandemia, già titolata “vaiolo delle scimmie”.

Tutto ciò sarà l’elettroshock che riattiverà il cuore di molti o lo lascerà fermo, per sempre. Mentre chi crea soldi ‘ex nihilo’ sul pianeta, pensa già ad una nuova era, una nuova moneta e un nuovo giro di schiavitù.

A questo punto mi viene da augurare buona prossima estate a chi può permettersela, temo che le successive saranno di gran lunga peggiori.

L’umanità riprenderà le redini del proprio destino, strappandole all’élite finanziaria, solo se comprenderà a fondo  tali questioni  e  potrà decidere le sorti del nuovo mondo democraticamente e liberamente, magari con un sua moneta sovrana.

Sarà un nuovo Big Bang, una nuova Zion, non l’era dell’oro ma la nuova era del valore umano.

Ing. Vincenzo Santoro

*  Auto-acquisto **  Modello monetario intrinsecamente inflazionistico  – Santoro V. – Anno 2021 – Vietato Ai Maggiorenni – Editore USB – ISBN 979-12-80262-04-2

 

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