L’intervista ad Hitler

L’intervista ad Hitler

Tucker Carlson, famoso giornalista americano della “disallineata” testata americana Fox News, il 09.02.24 intervista nel Cremlino il presidente della Russia Adolf Hitler; mascherato da Putin… È il ministro degli esteri D. Kuleba a sentenziare e denigrare, con un commento incendiario, la coraggiosa e geniale chiacchierata tra Putin e Tucker; suggerendo, dalla sua democraticissima Ucraina, che dare la parola a Putin equivale far parlare Hitler. Kuleba avrà frequentato la stessa alta scuola di diplomazia del nostro ex ministro degli esteri Di Maio? Ora seri. Siamo quasi al terzo anno di guerra tra Ucraina-Russia o tra Nato-BRICSplus sovrani e va ricordato che Zelensky poco dopo l’inizio del conflitto firmò una sua legge motu proprio con cui si auto-vietava di avere negoziati con la Russia; quando si dice distendere la tensione…

Vediamo i numeri dell’intervista Tucker-Putin ( visionabile qui): durata 2 ore,  solo sulla piattaforma “X” dopo appena 14 ore aveva già superato i 100 milioni di visualizzazioni, un milione di like e 300.000 condivisioni. Si vede che Hitler fa ancora notizia; quanto meno Tucker Carlson ha avuto un’intuizione con un successo strepitoso. L’intervista inizia con una interminabile ricostruzione di tutta la storia russa, dall’ottavo secolo fino ad oggi; una lectio magistralis in cui Putin è meticoloso e dettagliatissimo. Durante questo excursus Tucker interrompre 3 volte il presidente russo, che gli dice: “Vogliamo un’intervista stile occidentale o essere seri?… Risponderò alle tue domande una volta chiarito tutto il quadro storico“. Putin enfatizza questo aspetto, perchè nella narrazione orwelliana, alias propaganda occidentale, questo conflitto inizia per magia solo nel 2022. Qualcuno con un colpo di mannaia taglia 2000 anni di storia e col preciso intendo di nascondere la verità. Tucker scalpitante ascolta  l’introduzione di Putin, poi gli pone circa 20 domande, molte incentrate sulle volontà future della Russia sul conflitto. Allora Putin ripentendosi, fa notare che lui ha sempre cercato il dialogo con l’occidente, purtroppo le promesse anche dei presidenti USA, non si sono mai realizzate. Emblematico è un aneddoto tra Bush e Putin; il quale vede negarsi quanto pattuito poco prima col presidente americano, perchè il suo “entourage” lo bacchetta e richiama all’ordine mondialista. Questo è il cliché chiave di tutta l’intervista. Infatti emerge più volte da questa storica chiacchierata e dalla bocca di Putin, che in occidente non sono i presidenti a decidere; ma sceglie il potere dietro le loro spalle ormai non più nascosto. Sarebbe infatti normale che un presidente di un Paese democratico agisca secondo mandato vincolante “del popolo, dal popolo per il popolo” (cit Lincoln); ma ormai è chiaro sempre più a molti chi sono i burattinai mondialisti, che manovrano questi inanimati capi di stati-SPA. Del resto anche il nostro Massimo D’Alema (vedi qui), dichiara con silente consenso testualmente che: “Il concetto novecentesco di sovranità popolare è un’illusione priva di qualsiasi fondamento”. Ormai ce lo stanno dicendo in tutti i modi: la politica è un’arma in mano all’élite mondialista usata contro i popoli, la cui ammaliante liturgia delle votazioni, serve solo ad illudere i popoli spodestati (sempre più sacrificati) che i politicanti operino per le loro sovranità o diritti. Questo è un incantesimo, devastante. Siamo spacciati, se non comprendiamo che la causa di tutti i problemi delle plebi occidentali, soprattutto UE e USA, è questa intrinseca corruzione o prostituzione istituzionalizzata dei nostri governanti professionisti, serventi del vero potere mondialista. Questi corrotti camerieri non sono incompetenti, ma abilissimi maggiordomi dei loro autentici mandatari e pedissequi esecutori di sacre agende tipo recente 2030 by Davos; decalogo colorato figlio degenere del noto piano Novus Ordo Secolorum millesettecentesco. Burocrattini senza più una briciola di pudore, capaci di qualsiasi acrobazia e ricontorsione delle altrimenti loro incomprensibili “strategie politiche”, che rubano sempre più ai poveri per dare sempre più potere ai veri ricchi. Infatti come vi giustificate (solo per esempio) l’invio di altri 60 miliardi di aiuti UE fuori bilancio all’Ucraina? Per la guerra ci sono illimitate quantità di soldi, non altrettante capacità reali di produrre armi vista la ormai morente industria UE; mentre per i contadini non c’è un centesimo anzi si toglie loro, contributi, terreno, cibo e possibilità di vivere. Le monete di tipo fiat, non sono scarse per definizione, sono una convenzione: è solo questione di cosa voler finanziare, cosa no! Ecco il terribile bias mentale che si ascolta tra i commenti delle plebi: “I politi europei stanno sbagliando la politica agricola in nome del GREEN”! Assolutamente sbagliato! I burocrattini che sponsorizzano l’agenda 2030 mondialista e la green economy (lacrime e sangue) non stanno sbagliando: sono solo meri e guitti traditori dei popoli e camerieri dell’élite pro NWO. Se non comprendiamo la patologia e peroriamo una terapia errata: siamo già morti. L’intervista tocca la bollente dedollarizzazione in corso. Aspetto su cui, ancora Putin, con retorica ironia ammonisce Tucker e tutti gli ascoltatori, rispondendo che è strano osservare come i reali amministratori USA stiano guardando alla distruzione del $, quasi come se questo fosse il reale loro doloso obiettivo. Degno di nota è il passaggio sulla denazzificazione, conditio sine qua non alla fine delle ostilità da parte dei russi. Segue una stilettata putiniana al falso mondo occidentale sul vergognoso episodio di applausi nel parlamento canadese all’ex nazista Yaroslav Hunka, acclamato come un eroe di guerra. Dovremmo solo vergognarci di tollerare tutto ciò, ma lo accettiamo ancora. Putin dichiara tutta la sua volontà di terminare l’operazione speciale, dialogando con le vere parti in gioco: USA, UE o loro padroni; ma con le solite condizioni di: neutralità, rispetto della cultura, dell’identità, indipendenza e dei ruoli autentici delle parti senza più santificare la svastica. Infine Putin chiarisce come la Russia, è porta aperta alla diplomazia; ma ormai è anche stanca di essere ingannata dall’occidente e difficilmente porgerà più altre guance. Purtroppo ieri il senato USA approva un altro pacchetto di 60 miliardi per l’Ucraina. Vedremo alla camera che accadrà. Sebbene ci sia il vincolo esplicito su questi ipotetici ulteriori fondi, da non usarsi per riconquistare i terreni persi da Zelensky; dalla nazione con gli indici di corruzione più alta del mondo, possiamo immaginare come andrà… Il valzer di alcuni repubblicani su “non approviamo, anzi approviamo gli aiuti” o li approviamo solo per Israele, dimostra ormai che il potere sionista non è più monolitico, nemmeno nella loro prima colonia: gli USA. Anche Biden richiama o finge di richiamare Netanyahu dicendogli che è ora di pensare ad uno STATO palestinese. È solo un bluff per elemosinare qualche voto tra i democratici già in picchiata? Trump è dato per stravincente, a meno che non lo terranno da parte con qualche altro imbroglio legale-elettorale, qualche stato emergenziale o peggio… Le ultime di Trump sono picconate alla Cossiga ad una NATO già morente perchè, sconfitta da una sola vera nazione. Sempre Trump è in pieno accordo con Putin, sulla fine del mondo bipolare, verso un inesorabile mondo multipolare. L’elettorato o meglio, il popolo USA (e non solo), è stanco che il suo governo trascini il suo Paese in un démodè ruolo imperialista, ormai fuori dai tempi e non più tollerato dai soliti schiavi.

Quindi il mondo sta cambiando, anzi ha già cambiato il suo assetto da pochi finti paesi egemoni servi dell’élite mondialista, siamo già entrati nell’era di tutti i PAESI SOVRANI: alla faccia di D’Alema, colleghi e dei veri burattinai! Stoltemberg dice all’UE che ci dobbiamo preparare ad una guerra di 10 anni contro la Russia… Beh visto che la Germania per dieci mesi di fila registra cali di PIL, da locomotiva è diventata vagone di coda: si salvi chi può o chi inizia a lottare. Del resto uno degli obiettivi dell’élite è/era “distruggere creativamente” per continuare a dominare l’umanità. L’umanità ha una sola speranza: capire chi è il suo vero nemico e combatterlo. Riconoscere chi è il suo amico, seguirlo nel suo esempio con una energetica stretta di mano.

Vincenzo Santoro Lungimirante

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