Il successo lungo 30 anni?

Il successo lungo 30 anni?

Il 16/01/2022 Matteo Messina Denaro, nato il 26/04/1962 a Castelvetrano, viene arrestato a Palermo in via Domenico Lo Faso; un vicolo nei pressi della clinica la Maddalena a Palermo. Considerato uno dei boss nevralgici della mafia, è stato latitante per oltre 30 anni. M.M. Denaro ultrasessantenne malato cronico di tumore si curava regolarmente, nella clinica dove è stato preso. Già su questo aspetto sono da comiche o da tragedia, le prime indiscrezioni trapelate, a cui i mass media mainstream hanno dato eco; infatti il boss mentre attendeva di curarsi era solito scattare selfie e chiacchierare con altri pazienti. Atteggiamenti non proprio tipici di un latitante, o forse dolosamente appariscenti, per chi già conosce cosa gli deve accadere… Un articolo del 20 gennaio su il messaggero -a nostro avviso scandaloso e sintomatico- titola così “Matteo Messina Denaro quando entrava nel bar a prendere il caffè: tutti restavano zitti!”. Quindi tutti sapevano chi era! Tutti tranne i nostri ciechi paladini delle forze dell’ordine. Abbagliati e accecati dall’onnipotenza di Don Matteo (ben altro Matteo), il pubblico ci resta male scoprendo che tutte le nostre forze dell’ordine e servizi speciali, poi tanto speciali non sono stati… Il passo falso dell’ex latitante sarà nato da tracotanza o estrema sicurezza di fiducia da terrore nell’omertà tombale sicula? Di certo notiamo altri atteggiamenti di M.M. Denaro quanto meno desueti per il suo status particolare. Veniamo al nocciolo della questione. Gilletti su La 7 nel novembre 2022 intervista, con insolito coraggio per la media della codardia dei “giornalisti” italiani, Salvatore Baiardo pentito diventato collaboratore. Beh le previsioni di Baiardo sono una bomba atomica, che cancella e spazza via l’ultimo briciolo di credibilità, sia di gran parte della stampa, sia del nostro governo. Baiardo con 3 mesi di anticipo prevede -meglio di un profeta- l’arresto ad inizio 2023 di M. M. Denaro! Non solo, ma racconta all’intrepido Giletti, pure che il Boss sarebbe molto malato di tumore. Quindi avrebbe patteggiato con lo Stato il suo arresto. Sempre Baiardo dice che in cambio M.M. Denaro avrebbe ottenuto la fine del “carcere duro” il 41 bis, per alcuni suoi “amici”. Osservate tre cose: 1) Baiardo ha azzeccato la sua previsione con precisione assoluta e sconcertante; 2) sicuramente non ha avuto un colpo di fortuna, perché conosceva anche le reali condizioni di salute del boss e la tempistica; 3) ha suscitato le ire della Meloni, la quale -poco dopo l’arresto- con vitale premura tenta goffamente di smentire Baiardo; definendo, le sue previsioni azzeccate, mere illazioni. Profezia così precisa da indurre alcuni p.m. ad indagare, interrogando in merito Baiardo. Ah se tutti i politici italiani prevedessero scenari con la stessa precisione di Baiardo… Sì, l’Italia sarebbe simile ad una città del futuro, di 1000 anni avanti a tutte le altre nazioni della Terra: una Futurama di Matt Groening, con pizza, mandolino, tricolore e tanti scheletri nell’armadio. Non siamo i possessori della verità, ricordiamolo. Certo se Baiardo ha ragione (tante cose le ha correttamente previste) allora abbiamo assistito all’ennesima sceneggiata di Stato vs Popolo inerme. L’espressione “Trattativa Stato Mafia”, ahi noi già da anni famosa, ha stigmatizzato e reso quasi normale, se non poco cacofonico o consueto ed orecchiabile, che qualcuno eletto nei palazzi di Roma, di tanto in tanto, ha avuto rapporti non proprio ortodossi né costituzionali con qualcuno dei palazzi introvabili o invisibili di Palermo. Si sa, il dialogo è fondamentale per capirsi; a volte, si deve pur iniziare da qualche parte per ottenere un risultato. Alcune leggi sono scomode per qualcuno e a volte ostacolano alcuni procedimenti storici… Meglio andare “a braccio” o a braccetto, con altre “amicizie” e altre “procedure”. Da barzelletta ormai nota, riascoltata e arcinota è la figura magra della stampa italiana, che ha titolato questa notizia corredandola con l’epiteto “successo”. Se dopo 30 anni è un successo prendere il latitante più ricercato al mondo, nascosto non sul 19° satellite di Giove, ma nei bar di Palermo… Allora tale stampa o ha irrimediabili problemi con la lingua italiana o è comica maga dei sinonimi e contrari. Definire “successo” questa che è in realtà la più grande figuraccia della giustizia del nostro Paese, denota oltre il solito surrealismo da fine dei tempi, anche il grado infimo o ridicolo di credibilità di gran parte del nostro sistema di informazione -o a questo punto- dolosa disinformazione. Reporters Sans Frontieres ci posiziona come credibilità al 58° posto, tra Burundi e repubblica delle banane… Non stiamo messi bene, anzi siamo messi malissimo anche con il sostantivo dell’aggettivo “successo”, ossia “Stato”. Per parlare infatti di Stato (tralasciando la continua emorragia di sovranità popolare iniziata a Maastricht 1992) dopo quello che è accaduto in questi 2 ultimi anni in Italia, bisognerebbe infatti cambiare il vocabolario. Ah la legge, la legge, a volte solo perché è legge non dovrebbe essere sempre ritenuta perfetta… Immaginate che si promulghi una legge, o magari un D.P.C.M. (per i nostalgici) che autorizzi qualsiasi omicidio: sì, ucciderci sarebbe legale; ma mica giusto! Certo non ci riferiamo ai sieri sperimentali imposti con un ricatto governativo più che mafioso, ma si sa: chi pratica lo zoppo inizia a zoppicare… O meglio ancora, a volte l’allievo supera il maestro, anche se in questo caso c’è oggettiva difficoltà a distinguere il primo dal secondo; visto il quantitativo abnorme di colletti bianchi processati per infiniti scandali (non solo in Italia). Agli smemorati ricordo che 60 milioni di italiani, sono stati meticolosamente terrorizzati, segregati, ricattati, sierati sperimentalmente; nel palese tentativo iniziale di sospendere per poi in secondo tempo, magari cancellare del tutto i più basilari diritti universali naturali dell’essere umano. Sapete quelle strane robe demodé del tipo: sovranità, inviolabilità del corpo, libera circolazione, lavoro, libertà di espressione, etc. In alcuni ambienti si ama e usa la tecnica della gradualità: per bollire la rana senza farla saltare via, si incrementa lentamente la temperatura dell’acqua nella pentola… Per altro procedimento di governo simile è stato riservato a molti europei e nord americani, ad eccezione di Russia, Africa, Sud America e India dove i governi non hanno imposto per DPCM nessun siero sperimentale, o misure draconiane in stile italiano. In Russia e Cina si sono preparati un vaccino classico non a MRNA e i mandarini (chiamali fessi) hanno perentoriamente rifiutato la “generosa” offerta dei sieri occidentali by Big Pharma. A quanto pare, sembra che questo tentativo di ulteriore inversione dei principi legali della nostra ab origine monca poi stuprata costituzione, stia fallendo per pressioni estere ad Est esercitate dai BRICS su determinati ambienti e oscure modalità di azione Euro-Americane globaliste.

Se era vivo Falcone o Borsellino…  Di certo la latitanza di M.M. Denaro sarebbe durata molto meno. Con loro due fu assassinata quella parte “buona” di Stato, cancellata con dolo, sangue e bugie; perchè forse avevano scoperto relazioni troppo scomode tra Sicilia e Roma “bene”. In un Paese che oggettivamente con difficoltà se non con un prodigioso volo pindarico si definisce “Stato”, perché anche sull’assassinio di Falcone e Borsellino c’è un’ombra, mai chiarita, di servizi segreti e intrecci con CIA e altri ambienti romani… (Vedi The Italy Project patto mai cancellato né chiarito del 1940 tra CIA, Mafia e Stato). Non è strano che, guarda a volte il caso, si metta in discussione proprio ora il 41bis? La guerra in Ucraina tra Occidente mondialista e BRICS sovranista, ha scosso tutti gli equilibri di potere; la soffiata di Baiardo a Gilletti, potrebbe anche avere origini lontane, magari qualcuno ci vuole far riflettere sull’effettiva o falsa bontà del nostro Stato e alcune sue liturgie oscure ormai alla luce del sole. Per buona educazione, siamo comunque lieti di questo “successo di Stato lungo 30 anni”, ma aspettiamo con maggiore premura, ansia ed esiziale necessità, il successo della giustizia contro la parte malata di se stessa e contro la mafia dei colletti bianchi vicino ai mondi delle massonerie deviate, della CIA al servizio della ormai morente elite pro Nuovo Ordine Mondiale.

Questo altro successo, Il Successo Vero: verrà in molto meno di 30 anni.

“I tempi ormai sono maturi” crediamoci, sembra averlo detto il profeta Salvatore Baiardo.

Ing Meccanico Vincenzo Santoro

Post a Comment

#SEGUICI SU INSTAGRAM