Don’t cry ArgentinaSPA

Don’t cry ArgentinaSPA

L’Argentina sceglie il suo nuovo presidente Javier Milei, il quale assume  tale carica il 10/12/23. Questo stravagante ibrido, incrocio tra “nobili” salotti e verdi pampas, a dir poco eccentrico ha costruito la sua fama, con una lunga serie di furbe trovate pubblicitarie. Assiduo frequentatore di radio e tv, non ha mai perso occasione per stupire e colpire la pancia degli argentini, sapendo dare loro il piatto che più desideravano. Durante la campagna presidenziale, virali sono diventati i suoi video con motoseghe impugnate tenute accese e accelerate al massimo dei giri dal suo dito, promettendo tagli boscaioli epocali alla spesa pubblica Argentina. In politica bisogna essere furbi per scalare le classifiche ed essere sempre pronti ad usare tutta l’intelligenza di cui si dispone contro i popoli ignari. L’Argentina ha una storia crivellata di default, dalla sua fondazione ne ha subiti ben 7. Le cause di tali fallimenti sono da ricercarsi nella sua sudditanza pressoché totale prima all’Inghilterra (dal 1800 al 1940), poi agli USA e ai continui attacchi speculativi al Pesos. La secolare lite tra FMI e Banca Centrale Argentina meriterebbe una telenovela stile sud americano; ricorderemo solo che il primo istituto è privato, la seconda è pubblica almeno in teoria e da tale tafferuglio gli argentini hanno subito tutti i soprusi monetari ed economici della loro storia recente. Come fa una tra le nazioni più ricche di risorse del pianeta ad essere così disastrata? Certamente è uno degli Stati con la classe politica più corrotta della storia (in Italia e UE siamo allo stesso livello), ma l’eterno corruttore chi è e per quali finalità? Sua maestà il $ a colpi di milionarie mazzette e i suoi padroni nel corso del tempo hanno pervaso le classi dirigenti di molti stati non solo mesoamericani, fino a decidere e imporre mafiosamente finte primavere impopolari, colpi di stato e dolose dissanguanti politiche monetarie-economiche. Ricordate la storiella del Britannia e l’epica picconata di Cossiga che definisce “vile affarista” Draghi? Ricordate la privatizzazione e svendita dei gioielli pubblici italiani per oltre 100 mila miliardi di lire in esistenziali asset di 30 anni fa… Avevamo ancora Alitalia e ieri abbiamo svenduto-regalato i resti di TIM all’americana KKR, senza che Meloni esercitasse un minimo di gold power; nel pieno rispetto dell’articolo zero della costituzione: “La Finta repubblica oligarchica italiana antepone sempre ad ogni costo l’interesse privato a discapito di tutti gli interessi del popolo”. Era bello andare a Boston con l’aereo intercontinentale di bandiera: del tricolore già è privatizzato il bianco il verde è il rosso. Di questo e di peggio merita chi tutto concede a corrotti politici sulle scelte delle proprie vite. Vite che così non appartengono più a noi, divengono capitale umano nel portafoglio senza fondo dei transumanisti mondialisti. Forte di ciò, lì a Milei tutto fu concesso; appena eletto licenzia 17mila dipendenti pubblici. Speriamo dimentichi o sia impedito e fallisca nella sua volontà, almeno in campagna elettorale, di voler cancellare una decina di ministeri pubblici. Abbiate il coraggio di chiamarle col vero nome le repubbliche: aziendeSPA controllate da banche private; suona meglio! Milei (con le spalle ben coperte) arriva a promettere l’abolizione della Banca Centrale Argentina e l’adozione tombale come moneta ufficiale del suo Paese-feudo il dollaro; sua maestà il dollaro. Non esiste bestemmia maggiore all’altare di uno Stato veramente democratico, proferibile e proferita dal suo massimo sacerdote che di privatizzare la banca centrale e adottare la moneta privata di un altro stato coloniale. Questo delirio, in realtà ben ragionato e imposto al burattino Milei dai padroni del dollaro, equivale all’assoluta cancellazione dello stato democratico e suo primigenio significato. Uno Stato (in teoria) Sovrano senza la sua moneta pubblica, è come un corpo umano privato di tutto il suo sangue: un cadavere o uno zombie in mano ad un cameriere facente funzione dei padroni della moneta estera privata. Ciò è vero e vale oggi in tutti gli stati della UE, attraverso € e bceSPA, quindi non ridete dei cugini argentini: stiamo nella stessa barca, nella stessa tempesta. Milei, sbizzarrito, dal suo articolo di Wikipedia definisce l’ex presidente della FED Bernanke “il più grande banchiere della storia”; non elencando quali vantaggi all’umanità abbia regalato questo altro “filantropo” transumanista. È un treno, un uragano, un toro cornuto purosangue argentino Milei, frequentatore del World Economic Forum di Davos; è amico di Klaus Schwab e dei suoi assetati amici… Schwab gli avrà imposto con un vero pizzino di usare la ben-sperimentata terapia “Britannia”. Vai privatizza ogni angolo del tuo parlamento (come in UE), elimina il Banco Central de la Repubblica Argentina, quindi elimina la Repubblica o quella parvenza che ne resta, imponi il $, onora la sacra FED e il Santo IMF, induci più corruzione, esci dai BRICS, vieta e bandisci le praterie, sciogli il Perito Moreno, macella tutti gli argentini, baciamo le mani, e “AMENNWO”!

Ci rendiamo conto di quanto in basso siamo scesi, da quanto tempo, per quanto spazio e dolore umano siamo restati in questo abisso? Vogliamo restarci fino all’ultima goccia di follia di questa élite mondialista ormai maltollerata, o con un sussulto di verità conoscenza e intelligenza ne vogliamo balzare via da questa palude, per sempre, punendo giustamente tutti i traditori dei popoli?
Ehhh forza umanità! Apri gli occhi, smetti di credere alle favole!
Basta belare da pecore, ruggite più dei leoni: lupi, diabolici pastori e macellai spariranno per sempre.

ing Meccanico Vincenzo Santoro

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