L’Italia è complice di genocidio

L’Italia è complice di genocidio

E’ ormai chiaro a tutto il mondo qual è l’obiettivo del governo israeliano: ricostruire la così detta “grande Israele”.

I confini di questa terra promessa sono stati definiti in un passo della Bibbia, il loro libro di riferimento, genesi 15/18 dove è scritto che Dio, il loro oracolo di riferimento, assegna ad Abramo la proprietà della terra compresa tra due fiumi  il Nilo e l’Eufrate. Succede però che l’oracolo non ha predetto agli israeliani che intanto quei territori oggi ambiti dal popolo eletto appartengono all’Egitto, alla Palestina, al Libano, alla Giordania, alla Siria, all’Iraq, al Quwait, all’Arabia Saudita. E qual è il problema facciamo la guerra a tutti questi ladri di terra…ce lo chiede Dio.

Intanto hanno cominciato 75 anni fa con la Palestina e, dopo una serie di intermezzi politici internazionali, leggi https://www.liberamentenews.it/palestina-storia-di-una-guerra-infinita/, il governo israeliano, con a capo per la sesta volta Benjamin Netanyahu eletto il 22 dicembre 2022, ha “finalmente “ dovuto fare i conti con l’attacco delle truppe di hamas il 7 ottobre 2023, in occasione di un concerto organizzato ai confini della striscia di Gaza dove hanno perso la vita circa 1200 persone di cui 800 civili. E’ emerso da rivelazioni di  militari israeliani che per l’evento ricreativo è stata eseguita la “direttiva Annibale” introdotta nel 1986 in occasione della guerra contro il Libano che, per impedire lo scambio di prigionieri, prescrive di “fermare i rapimenti di civili o soldati, con ogni mezzo anche a costo di colpire e danneggiare le nostre stesse forze”, infatti ci sono testimonianze che a causare il gran numero di   morti siano stati elicotteri israeliani che intervenuti sul luogo dello scontro hanno bombardato con missili e razzi.

Siamo alle solite, così come l’abbattimento delle torri gemelle nel 2011 causando 2300 morti ha “giustificato” la guerra all’islam di Bin Laden, così come l’ampolla di Colin Powell il 5 febbraio 2023, falsa prova delle armi di distruzione di massa in mano a Saddam Hussein, ha “giustificato” la guerra del golfo con la soppressione dell’Iraq, anche gli israeliani hanno avuto con il 7 ottobre la “giustificazione” per portare finalmente a termine l’appropriazione dei territori di Gaza e CisGiordania.

Dice…ma ci abitano 2 milioni di palestinesi per la maggior parte donne e bambini…e qual è il problema? Saranno i primi a morire. Ad oggi i morti ed i feriti sono circa 230mila di cui la metà sono donne e bambini…ma di terroristi di hamas nemmeno l’ombra. Allora non è una guerra, in guerra si scontrano due eserciti, allora si tratta di: “atti commessi con l’intento di distruggere in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso” …allora è un genocidio.

Ma si tratta di un crimine, tanto è che il 9 dicembre 1948 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio…questo trattato internazionale definisce e condanna il genocidio come un “crimine di diritto internazionale, impegnando gli Stati contraenti a prevenirlo e punirlo. Stabilisce le azioni considerate genocidio, tra cui atti commessi con l’intenzione di distruggere un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, e ne delinea le responsabilità penali per i singoli individui e la responsabilità internazionale degli Stati”

La Corte Internazionale di Giustizia ha chiarito che un singolo individuo o uno Stato, quando viene a conoscenza di un rischio di genocidio ha l’obbligo inderogabile di prevenirlo. La stessa Corte, il 26 gennaio 2024 con l’ordinanza cautelare sul procedimento del Sudafrica contro Israele ha riconosciuto l’esistenza di un rischio reale di genocidio a Gaza. Quindi da più di un anno e mezzo ogni singolo cittadino ed ogni Stato compresa l’Italia, hanno assunto la consapevolezza che esiste un genocidio a Gaza, pertanto hanno l’obbligo di mettere in atto tutte le azioni utili che servono a prevenirlo.

Invece questo governo italiano cosa fa….consente verso Israele le esportazioni di armi, munizioni, esplosivi ma soprattutto il nitrato di ammonio usato per le demolizioni delle abitazioni a Gaza city. Queste azioni costituiscono un crimine internazionale in violazione all’obbligo di prevenzione descritto nelle norme sopra citate, per cui persino il singolo cittadino che riveste un ruolo di responsabilità nelle azioni criminali che rappresentano un genocidio. I governi con i loro ministri e tutte quelle figure responsabili, come i dirigenti di Leonardo, azienda il cui socio di maggioranza è il ministero dell’economia e della finanza, dovrebbero invece decidere per un embargo totale delle forniture militari, la sospensione delle esportazioni di materiali così detti “dual use”, la revisione delle licenze già concesse, l’interruzione di programmi di formazione e di cooperazione logistica con le forze armate israeliane.

In conclusione, visto che Il governo italiano è a conoscenza del rischio di genocidio perpetrato da Israele, è obbligato ad adottare ogni misura idonea a prevenire questo crimine…se non lo fa ma è addirittura recidivo in questi comportamenti allora è complice del genocidio in atto…ed io non vedo l’ora che paghino per le loro responsabilità.

Carlo Ceresoli

Post a Comment